Ieri ho letto un articolo interessante sugli hashtag usati dagli scrittori… e da usare se siete scrittori:
Ovviamente l’articolo è in inglese e tratta il mondo anglofono, allora ho pensato (prometto di farlo il minimo indispensabile) che sarebbe stato interessante integrare l’articolo con gli hashtag utili per gli italofoni.
Partiamo dalle basi:
Cos’è un hashtag?
un hashtag è una cosa strana comparsa dapprima su twitter (il primo messaggio del 2007 e l’uso standardizzato dal 2010) e poi si è espanso agli altri Social Network.
Su wikipedia c’è una definizine tecnica bellissima ma quasi incomprensibile.
In parole povere l’hashtag è il carattere # (hash) seguito da una parola (tag) che fornisce l’informazione.
E’ un modo semplice e immediato per creare dei riferimenti a quanto si sta dicendo.
Per esempio se scrivete un testo musicale sui Joy Division e musica dark potete aggiungere alcuni hashtag tipo #JoyDivision #Dark #music #DarkMusic (notate le maiuscole e minuscole)
L’utilità dell’aggiungere un hashtag è semplicemente quella di permettere a chi fa ricerche più o meno mirate di trovare più facilmente i vostri messaggi.
Chi volesse cercare qualcosa sui Joy Division potrebbe cercare con l’hashtag #music ma troverebbe sicuramente molto altro non interessante, se cercasse invece 2 o più degli hashtag che avete usato voi la probabilità di trovare il vostro messaggio sarebbe molto più alta.
Infine, e qui viene il bello, negli ultimi anni (diciamo dal 2010) gli hashtag, soprattutto su twitter, instagram, pinterest e simili, vengono usati per raggruppare e unire discussioni e eventi.
In particolar modo con twitter è frequente l’uso degli hashtag per seguire discussioni che si creano appositamente… ed è questo lo scopo di cui voglio parlare in questo articolo.
E a questo proposito, per seguire le discussione, se cliccate su un hashtag, ad esempio #NaNoWriMo si apre automaticamente la pagina di ricerca con tutti i messaggi in ordine temporale, molto comodo.
Partiamo allora con una lista di hastag utili prendendo quelli ottimamente descritti nell’articolo linkato sopra:
#amwriting
- Molto popolare, probabilmente il più usato, adatto ad ogni tipo di messaggio legato alla scrittura. Non molto utile per seguire discussioni specifiche.
#author & #indieauthor
- Questi due sono molto usati per mandare messaggi promozionali, frasi di incoraggiamento e articoli di argomento utile per autori.
#writetip & #writingtips
- Molto usati per mandare messaggi con trucchi e consigli per autori e sulla scrittura.
#writing
- Usato per messaggi legati alla scrittura, meno popolare di #amwriting.
#pubtip
- Simile ai tre precedenti, viene usato per trucchi e consigli sulla pubblicazione, in genere sulla pubblicazione tradizionale.
#indiepublishing & #indiepub
- Equivalenti al precedente ma per relativi all’autopubblicazione.
#selfpub & #selfpublishing
- Altri due hashtag usati per l’autopubblicazione, questi principalmente usati per promuovere e segnalare lavori di autori autopubblicati.
#iartg
- Questo è un esempio di hashtag specializzato, in particolare è l’hashtag ufficiale dell’Indie Author Retweet Group.
#ian1
- Altro esempio di hashtag ufficile, questo è dell’Independent Author Network.
Il modo più semplice e immediato per scoprire se un hashtag è usato è fare una ricerca direttamente da twitter.
Ad esempio se cerchiamo l’hashtag #scrittura scopriamo che non lo usa nessuno, ci sono 3-4 messaggi al giorno, quindi un hashtag inutile dal punto di vista della promozione ma potrebbe diventare utile per organizzare una chat o qualcosa di temporaneo.
Cercare hashtag direttamente dalla barra di ricerca di twitter permette anche di individuare hashtag correlati a quello che stiamo cercando.
Nel nostro caso ad esempio, associato all’hashtag #scrittura troviamo altri hashtag che possono risultare utili quali #editoria #leggere #parole
E cosa possiamo dire dell’Italia?
Purtroppo, come avete visto sopra, il mondo parla inglese (per nostra buona pace) e usare in modo corretto gli hashtag precedenti può essere molto utile soprattutto a livello promozionale.
Non a caso anche alcune parole tipiche del mondo editoriale quali ghostwriter, editor e simili sono ormai entrate nell’uso corrente e non troverete il termine redattore o precettore fra gli hashtag di tendenza.
Un saluto comunque a Elena Asteggiano che con il suo utente redattore su twitter fa un gran lavoro di divulgazione, seguitela è un consiglio.
Vi è un hashtag che, a mio parere, è utile conoscere.
Si tratta di #selfpubchat, relativo ad una chat circa settimanale gestita da @StreetLibIta una delle più importanti realtà italiane per l’editoria digitale, tradizionale e autopubblicata
e che ha un buon seguito al momento.
Altri hashtag utili e importanti?
Ve ne elenco alcuni:
E via dicendo all’infinito.
A questo punto dovrebbe esservi chiaro cos’è un hashtag e come si usa… diciamo che per capire come si usa dovete provarci, è veramente molto facile ma un minimo di pratica vi spalancherà le porte della comprensione.
E ricordate che anche se è twitter il luogo in cui gli hashtag vengono usati maggiormente anche gli altri Social Network ne fanno uso (faceBook, Google+, Instagram, Pinterest etc) e potete sfruttarli a vostro vantaggio.
E ora spazio ai vostri commenti.
Conoscete degli hashtag relativi alla scrittura che ho dimenticato e/o che vorreste diventassero di uso comune?
Avete delle domande e/o dubbio sugli hashtag e sul loro uso?
I commenti sono a vostra disposizione e prometto di rispondere a tutti.
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