martedì 26 febbraio 2013

Un coach tecnico usa la PNL e tecniche simili per convincere lo scrittore di essere abile e in grado di fare il suo lavoro?


Risposta rapida: 
No, in genere non è la strada più utile da seguire.

Risposta più articolata:
Benché quelle che inappropriatamente potremmo chiamare tecniche psicologiche (senza entrare nel dettaglio poiché non è lo scopo di questo articolo) siano molto utili nel coaching mentale e motivazionale non lo sono altrettanto nel coaching per scrittori e autori.
Non che siano completamente assenti o inutili semplicemente non sono la priorità.



Quello che uno scrittore cerca dal coaching è acquisire la capacità e gli strumenti che possano migliorare e ottimizzare il suo lavoro quotidiano.

Quello che serve ad uno scrittore è la passione per il suo lavoro, senza di quella difficilmente potrà mai raggiungere il suo massimo potenziale. E non ci si può convincere di averla
Se è presenta la passione, il desiderio di essere uno scrittore allora la motivazione è facile da trovare e alberga negli obiettivi che ci si pone di volta in volta.

Gli obiettivi che possono motivare uno scrittore sono facilmente individuabili nella lunga lista di cose da fare, dal finire un articolo o romanzo al raggiungere la capacità di scrivere con costanza e proficuamente. L'elenco è quasi infinito.
E' in questo percorso verso il raggiungimento degli obiettivi che il coach diventa utile.

Il coach ha come primo obiettivo fornire uno o più strumenti (quale esso sia) allo scrittore per capire quali sono i suoi obiettivi e come determinare le proprie priorità.
Questi strumenti non sono teorici o ideologici sono pratici, mezzi concreti per stilare una lista di obiettivi, dividerli per fattibilità e tempistica e valutarne la realizzabilità.

In sostanza la differenza fra un coach motivazionale e un coach per scrittori è che nel primo caso le tecniche necessarie sono già conosciute dall'assistito (ad esempio un atleta conosce perfettamente le tecniche di allenamento che dovrebbe usare e come valutare le proprie prestazioni ed ha bisogno di trovare in sé la motivazione e il desiderio di raggiungere i suoi obiettivi), nel caso di uno scrittore invece vale quasi l'esatto opposto; Lo scrittore ha il desiderio ed è motivato nel suo intento ma non conosce le tecniche corrette o non ha acquisito le esatte competenze che gli servono per raggiungere i suoi obiettivi.

Spero che questo articolo vi sia d'aiuto nel capire l'utilità del coaching e sono, ovviamente, a vostra disposizione per rispondere ad ogni vostra domanda o dubbio, scrivetemi una email o andate alla pagina dei contatti.

Se volete chiarire meglio i concetti relativi al coaching mentale e motivazionale vi consiglio il sito di uno dei migliori coach mentali italiani, nonché amico personale: Francesco Fornaro


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